Ho veramente un milione di taccuini. Dopo i saldi da Tiger ne ho un milione e due, per essere precisi.
Con le pagine bianche, panna, arcobaleno, a righe sottilissime quasi invisibili, puntinati, di carta liscia, ruvida, per acquerello, trasparenti come una velina o doppi come un cartoncino.
Copertine morbide, di carta riciclata, rigide di cartone e rivestite di un tessuto fuxia che solo a toccarlo è un piacere. E anche gira-brilla. E di plastica. Cuoio.
Taccuini rilegati. Con la spirale nera, oro, argento, oro rosa.
E sono quasi tutti vuoti.
Ho promesso a me stessa che non ne comprerò più finchè non li avrò riempiti. E dato che l’acquisto di cartoleria è un disturbo ossessivo compulsivo, mi sono messa a lavoro…